-Canon Eos 400D
-Obiettivo 18-55mm Ef-s
Per questo esercizio ho usato alcune foto scattate qualche mesetto fa ad Andrate.
Le immagini hanno identiche impostazioni, stessa apertura di diaframma, stesso bilanciamento del bianco, stessi ISO ma con un diverso tempo di posa.
Nella prima foto, i 30 secondi hanno permesso di far entrare molta più luce, potendo così delineare bene tutte le zone in ombra.
Questo tempo di posa molto lungo però ha bruciato le zone più chiare, come il cielo e le nuvole.
Nella seconda invece la vlocità di scatto è nettamente superiore ( 1/160 ).
In questa notiamo che il cielo è ben esposto, conserva il suo azzurro e le nuvole hanno tutte le sfumature.
In questo scatto le zone più chiare non toccano mai i 255 quindi le aree luminose non sono bruciate.
La parte bassa della foto però, a differenza del primo scatto, è rimasta molto più scura.
Questo perchè aumentando la velocità di scatto, la luce ha meno tempo per impressionare il sensore e quindi la zone in ombra appaiono più scure e meno definite.
In questa foto si possono vedere dei neri assoluti che corrispondono allo 0.
Per trovare le zone sovra e sottoesposte ho usato Photoshop, questo programma misura il colore da 0 a 255, in cui lo zero corrisponde al nero assoluto e il 255 al bianco puro.
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